A pochi giorni dal nostro arrivo sull’isola di Aerø, abbiamo avuto l’occasione di assistere ad un tramonto incantevole, incontrando anche un gruppo di animali tipici dell’isola.
Alcuni di loro però hanno catturato la nostra attenzione più degli altri. Ombre scure che scivolavano lentamente sull’acqua dipinta di rosa e arancio. Siamo rimasti incantati per l’atmosfera poetica e romantica osservando i due cigni al tramonto allontanarsi verso l’orizzonte.
Qui, i cigni vivono tranquillamente le loro vite senza badare troppo alle persone. Non è raro vederli nuotare tranquillamente nei laghi o sulle rive del mare alla ricerca di qualcosa da sgranocchiare, sentirli volare al mattino presto mentre si spostano o incontrarli nei campi a rilassarsi sotto il sole.
Sapevi che l’uccello nazionale della Danimarca è il cigno reale?
Il cigno è diventato l’uccello nazionale della Danimarca nel 1984, sostituendo l’allodola, tramite un voto popolare tenuto dalla televisione danese o dalla radio.
La Danimarca è uno dei pochi paesi in cui i cigni reali, o come vengono chiamati in danese, Knopsvane , sono nativi del posto ma (anche se può sembrare) non è questo il motivo della scelta di questo simbolo.
Il motivo sembra essere la celebre fiaba “Il Brutto Anatroccolo” scritta dallo scrittore danese Hans Christian Andersen, ispirato dalla straordinaria metamorfosi del cigno.
Se ricordi, la storia parla di un piccolo cigno che nasce erroneamente in un nido di anatre. Tutte le papere chiamano brutto il loro “fratello” e lo prendono in giro perché molto diverso da loro. Poi, alla primavera successiva, quando diventa un cigno adulto, capisce davvero chi è, e trova in altri cigni la sua nuova famiglia.
Insomma, una storia che parla di diversità e cambiamento e che racchiude in sé tutta la magia di questi uccelli goffi e dal piumaggio grigiastro da pulcini ed eleganti e candidi nell’età adulta.
Le opere di Hans Christian Andersen sono motivo di grande orgoglio nazionale perciò non c’è da stupirsi se, il simbolo della Danimarca, sia stato scelto proprio in onore ad una delle sue storie.
Significato e simbologia del Cigno
Come sempre, quando incontriamo un animale sul nostro cammino, ci chiediamo se l’universo voglia comunicarci qualcosa e quindi cominciamo ad interrogarci e fare ricerche.
Il cigno è un simbolo di purezza, innocenza, saggezza, solitudine ma anche di morte poiché si dice che prima di morire, questo bellissimo uccello emetta un canto dalla melodia ultraterrena, appunto, l’ultimo canto del cigno.
Esso rappresenta l’armonia tra la terra e il cielo, ha la facoltà di donare intuito, creatività ed accresce l’autostima favorendo i legami affettivi e familiari. Può anche donare la capacità di riuscire a vedere il positivo all’interno di un cambiamento.
Si può quindi dire che aiuta ad avere il coraggio di affidarci agli eventi ed a ciò che l’universo vuole per noi, imparando nuovi modi di vivere seguendo il flusso della vita.
I cigni sono anche simbolo di amore, siccome si accoppiano per la vita e spesso, l’incontro con un Cigno è considerato un presagio: presto incontrerai la tua anima gemella e\o sarai in una relazione amorevole, fiduciosa e leale.
Visto che il significato del Cigno bianco è femminile, quello del Cigno nero è maschile: sono yin e yang e se visti insieme, rappresentano l’equilibrio.
Cigno nella nella mitologia
I greci consideravano il cigno l’uccello di Afrodite e di Apollo (quale patrono dei poeti e musicisti) associato alla luce, al sole ed alle arti per via del suo ultimo canto quasi ultraterreno.
Nella mitologia greca, il mito del Cigno e Leda è forse uno dei più conosciuti. Puoi leggerlo qui.
Nell’induismo una coppia di cigni, Xam e Sa, vivevano come una grande mente e si nutrivano solo di miele di loto, il fiore della sapienza. L’uccello Xam simboleggia l’unione ideale ricercata dagli esseri celesti.
Brahma cavalcava un’oca o un cigno gigante che era il suo emblema. Si trattava di un uccello magico, che diede origine all’Uovo Cosmico, da cui apparve lo stesso Brahma. Il cigno supremo (Paramahamsa) è il fondamento universale.
Il Cigno, insieme al Corvo, è uno degli uccelli che compaiono più spesso nelle leggende celtiche e rappresenta una delle forme preferite dagli esseri dell’Altro Mondo quando devono assumere sembianze terrene.
Le divinità con sembianze di Cigno sono simboli solari e benefici, legati all’acqua e al sole, dotati di poteri risanatori. Uccello immacolato, dal portamento elegante e sinuoso, che anticamente popolava molti dei fiumi europei, il Cigno era considerato dai celti un animale sacro e ucciderne uno era un’azione malvagia che attirava senza scampo sventura e morte sui colpevoli.
Insomma, che sia in amore o nella vita individuale, incontrare un cigno è presagio di cambiamenti e trasformazioni e non potevamo fare incontro più giusto vista la nostra nuova vita qui sull’isola.
Ecco come un semplice tramonto sul mare e l’incontro con due cigni al tramonto, ci hanno fatto ricordare quanto siano importanti le piccole cose che ci circondano ogni giorno.
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