Alla fine, la mia promessa di fare un recap ogni mese non è stata mantenuta perciò, riprenderò da adesso, raccontandovi il nostro viaggio in Francia, le tappe che abbiamo fatto e la nostra personale esperienza.
Dove eravamo arrivati
Prima di cominciare a leggere, se ti sei perso l’ultimo recap, lo puoi leggere qui.
Dopo le giornate passate tra le nostre amate montagne è poi arrivato il momento di ripartire, restando però più vicino. Per goderci di più il nostro viaggio in Francia, siamo partiti un po’ in anticipo verso il Grand-est, dove avevamo preso accordi con una piccola azienda per la raccolta delle Mirabelle, le piccole susine dorate.
Fatti gli ultimi preparativi e salutati tutti, siamo poi risaliti su Sirio e ci siamo diretti, come sempre prima di ogni viaggio, verso la nostra amata Valle Stura.
Bersezio ed il colle della Maddalena
Raggiunta l’area camper di Bersezio, non solo abbiamo conosciuto due simpaticissime signore, ma abbiamo anche scoperto una nuova passeggiata adatta a tutti. “Il sentiero dell’amore”, di cui vi parleremo più avanti.
Trascorsi questi giorni, ci siamo poi spostati giusto sopra il colle, trascorrendo altre due notti in totale libertà e circondati da uno splendido paesaggio montano.
Al colle, ci sono uno splendido lago, un rifugio chiamato “rifugio della pace”, un negozio di alimentari e la partenza di numerose escursioni, che ci siamo ripromessi di fare prossimamente.
Quando infine, abbiamo superato il confine con la Francia, abbiamo percorso la strada tra le alpi dell’alta Provenza. La strada non era male. ma Sirio non è un grande fan delle salite e delle discese con molta pendenza, perciò ci ha fatto penare non poco.
Ricordate: non usate troppo i freni ma più il freno motore e, se sentite odore di bruciato, cercate di accostare per raffreddare i freni.
Jausiers
La nostra prima tappa in Francia è stata Jausiers. Un piccolo e pittoresco paesino sotto le montagne dove siamo rimasti alcuni giorni per visitarlo meglio, acquistare le tipiche baguette ed assaggiare il Pain Au Chocolat, su cui io Kyle avevo aspettative altissime, rimaste un po’ deluse.
Alle porte del Parco Nazionale del Mercantour, e a circa dieci chilometri da Barcelonnette, Jausiers è davvero un bel posto, con numerosi parchi ed un orto collettivo che abbiamo amato. Consigliamo davvero una visita, anche in auto, vista la breve distanza dall’Italia. Noi ci torneremo sicuramente in estate.
Gap
La nostra seconda tappa è stata a Gap. Per lo più una tappa spesa e rifornimento che altro.
Il suo centro storico, ai bordi dell’incantevole piazza Jean Marcellin, e le sue strade pedonali, t’invitano a passeggiare. A pochi chilometri dal centro della città, si trovano anche il Conservatorio Botanico Nazionale Alpino e la Casa alpina del Parco Nazionale degli Écrins.
Come eventi famosi, la città di Gap ospita ogni anno a luglio, il festival internazionale delle Danze Folcloristiche.
La Mure
La Mure è stata la nostra terza tappa, dove abbiamo trascorso qualche giorno in più, visitando ed assaggiando.
Qui, abbiamo mangiato altri croissant (sempre rimanendone delusi) ed assaggiato le rissoles ripiene di carne o confettura, di cui riporteremo la ricetta quanto prima.
La città di La Mure, è la più grande del sud Isère e si trova alle porte di Provenza. Oltre alle Rissoles, ha specialità gastronomiche come le Murcon, una salsiccia aromatizzata con il finocchietto selvatico, i Matheysines, ravioli sormontati da patate, erbe aromatiche e cipolle e la Muroise, una torta con carne di maiale e vitello marinato alle erbe, olive e funghi selvatici. Pur non avendo avuto occasione di assaggiarli, sappiamo che si possono trovare questi prodotti locali, nei negozi e ogni Lunedì mattina sulle bancarelle del mercato.
Oltre alle numerose chiede, monumenti e case particolari, l’attrazione della città che più ci ha colpito è stato “Le petit train de la Mure” . Una vecchia linea ferroviaria che, nel cuore di un ambiente naturale protetto, ripercorre l’epopea delle miniere di antracite, gli albori dell’energia idroelettrica e l’ascesa del turismo. Il piccolo treno rosso, serpeggia attraverso i ripidi pendii boscosi delle Alpi inferiori, regalando splendide viste su cime aspre, prati alpini ed incantevoli valli, raggiungendo anche un fantastico punto panoramico.
Chi ben ci conosce sa che, più di ogni altra cosa, amiamo scoprire le zone naturali attorno a noi perciò, abbiamo anche fatto una breve escursione alle tre croci, sulle alture attorno alla città.
Le Trois Croix de La Mure è un giro ad anello di circa 2 ore (con partenza da La Mure) che serpeggia attraverso i campi, conducendovi a Calvary Hill che domina la città. Il sentiero è ben segnalato ed offre una splendida vista sulle montagne circostanti.
Qui, potrete parcheggiare comodamente il vostro mezzo e godervi la città.
Guinchay
Finiti i nostri bellissimi giorni a La Mure, abbiamo poi raggiunto la Borgogna. Più precisamente a la Chapelle-de-Guinchay. Questo villaggio si trova a 12 km da Macon ed ha un’importante vita commerciale ed artigianale attorno al vino. Come tutta la zona della Borgogna alla fine.
Qui, abbiamo parcheggiato in un area camper gratuita, visitando la zona, osservando i vigneti ed assaggiando dei buonissimi dolcetti.
La Lorena
Lasciandoci alle spalle la Borgogna, siamo infine entrati nella Lorena.
Accanto a Germania, Belgio e Lussemburgo, la regione delle prugne mirabelle e dei vini grigi, ha un ricco patrimonio naturale, culturale e, soprattutto, gastronomico. Specialità uniche come la quiche lorraine, conosciuta in tutto il mondo e le fantastiche mirabelle, le tipiche prugne dorate, da degustare in tutte le forme.
Questa zona della Francia, ci ha rapito perchè, oltre ad essere ricca di tradizioni e competenze artigianali, è anche la terza regione più fiorita della Francia, ricca di boschi, acque termali e minerali, tre parchi naturali regionali e numerosi laghi. Il suo maestoso fiume irriga il territorio da sud a nord, le foreste rendono verdi le colline e le sue riserve naturali proteggono la fauna e la flora.
Tra questi luoghi meravigliosi, abbiamo avuto il piacere di visitare il più grande lago artificiale della Lorena: il Lago Madine, una tappa che consigliamo assolutamente. Riserva d’acqua per la città di Metz e riserva naturale, si estende su circa 1.100 ettari, ha 42 km di costa e due isole. Il suo centro ricreativo, a Nonsard-Lamarche, è molto frequentato in estate e le sue spiagge, propongono numerose attività acquatiche e non.
Lac di Madeine, Nonsard-Lamarche
Innamorati della natura della Lorena, abbiamo deciso di godercela qualche giorno parcheggiando Sirio a Nonsard-Lamarche ed amando ogni giorno trascorso lì. Così tanto, da tornarci anche al ritorno ma ne parleremo meglio nell’articolo dedicato.
Vigneulles-lès-Hattonchâtel
Infine, siamo giunti a Vigneulles-lès-Hattonchâtel, nell’alto della regione del Grand-Est. Un piccolo e grazioso comune, non lontano da Valbois, Pannes e Woinville dove, purtroppo, siamo rimasti poco tempo ma ne abbiamo apprezzato la tranquillità e, soprattutto, la piccola boulangerie.
L’esperienza lavorativa
Dopo aver parcheggiato in azienda, abbiamo iniziato in pochi giorni la raccolta delle Mirabelle. Un bel lavoro di per sé, ma con alcune note dolenti.
Purtroppo, nell’azienda dove abbiamo lavorato, non prestavano particolare attenzione alla sicurezza e non rispettavano i termini del contratto che ci era stato proposto. Un po’ delusi e dopo un’accurata riflessione, abbiamo deciso di non continuare. Se pur la tentazione di continuare il viaggio era forte in noi, impegni medici e personali ci hanno portato a tornare verso l’Italia e lavorare tra le montagne. Così da restare nelle zone, per il tempo necessario a sbrigare il tutto.
Colmar
Dopo aver riposato qualche giorno al Lac di Madine, diventato ormai un luogo che profumava di casa, siamo ripartiti in direzione di Colmar. Capitale dei vini dell’Alsazia, questa città colorata ha conservato nel tempo un ricco patrimonio architettonico e pittoresco. Numerosi sono i negozi di souvenir, le boutique, i ristoranti tipici, le boulangerie, con trenini turistici a tutte le ore.
Sono però i vecchi quartieri, dalle antiche case a graticcio colorate, che ci hanno rapito.
Tra questi, uno dei luoghi più popolari di Colmar è il romantico quartiere della Piccola Venezia. Qui, le case dai muri colorati ed i ponticelli colmi di fiori che attraversano il fiume Lauch, accentuano il suo fascino. Oltretutto, una gita in barca lungo il canale, potrebbe essere un modo piacevole per scoprire meglio questo luogo.
Abbiamo anche scoperto che, in questa città, si trova anche la casa natale di Auguste Bartholdi, lo scultore della Statua della Libertà donata alla città.
Se vi piacciono gli eventi invece, sono numerosi quelli che vengono consigliati:
- La fiera del vino di Colmar, che si tiene nel mese di agosto, ricca di degustazioni, gastronomia, mostre ed intrattenimento
- Il festival internazionale di Colmar, nel mese di luglio, dedicato invece alla musica classica
- I mercatini di Natale che illuminano e decorano tutta la città.
Insomma, Colmar è una città bellissima da visitare in ogni stagione e noi, ci siamo trovati molto bene a parcheggiare qui.
Riquewihr
Lasciata la variopinta Colmar, ci siamo diretti verso il nostro paese preferito. Il luogo che ha ispirato il paese di Belle, della Bella e la Bestia.
Circondato da vigne, il villaggio di Riquewihr trabocca di graziose case a graticcio colorate e decorate da vecchie insegne. Fiori e piante, sono presenti un po’ ovunque ed i suoi giardini sono tutti curati.
Il suo soprannome, la perla dei vigneti, la dice lunga sul paesaggio dai colori vivaci che la circonda ma anche di questo magico luogo, ne parleremo in un articolo dedicato.
Per poterci godere tranquillamente Riquewihr e i suoi dintorni, abbiamo scelto di alloggiare al Camping Riquewihr, entrando per la prima volta in un campeggio a 4 stelle. Mai, nella nostra vita nomade e full-time, ci siamo permessi di coccolarci in un campeggio e non ce ne siamo pentiti! I 3 giorni passati al campeggio sono stati bellissimi, per una volta comodossimi, e ad un prezzo decisamente contenuto, rispetto a quanto avremmo pagato in un campeggio simile in Italia. Aveva davvero tutto: docce calde, lavatrici, zona per le stoviglie e soprattutto, era immerso nella quiete e nel verde.
Poligny
Lasciata a malincuore Riquewihr, ci siamo poi spostati verso la Savoia, sostando a Poligny, un’antica città fortificata circondata da una vasta tenuta forestale, grandi prati e diverse centinaia di ettari di vigneti.
Questa cittadina fa anche parte dello Jura: una zona paesaggisticamente armoniosa e varia, dove si producono vini fortemente caratterizzati tra cui: il Vin de Paille e il Vin Jaune.
Anche qui, abbiamo scelto un campeggio (Camping La tulipe de Vigne) perché il parcheggio scelto all’inizio, non ci sembrava abbastanza sicuro. Vivendo in camper con due gatti, che a volte restano soli, preferiamo sempre essere sicuri al 100% del luogo che scegliamo come casa. A volte, anche pagando qualcosa in più.
A parte per gli orari di check in e check out, anche questo campeggio è stato carino ed accogliente.
Bourgneuf
Come ultima tappa in Francia, ci siamo fermati a Bourgneuf, un piccolo comune francese della Savoia che offre un’area camper gratuita e aperta tutto l’anno, accanto alla chiesa e vicino ai negozi.
Se pur circondata da grandi e bellissime catene montane, a causa dell’eccessivo caldo e della maleducazione di gran parte delle persone, non ci siamo trovati molto bene in questa zona. Un vero peccato viste le sue montagne. Forse, gli daremo un’altra possibilità in futuro, ma per ora non ci ha entusiasmato particolarmente.
Torino chianocco
Attraversato il Frejus, abbiamo infine raggiunto Chianocco, situato a pochi chilometri da Susa in un’area camper stupenda, che ci ha subito fatti sentire a casa.
Da visitare nella zona, consigliamo:
- Il Castello di Chianocco, di proprietà privata ma comunque visitabile alcuni giorni all’anno durante le manifestazioni e rievocazioni storiche.
- La Riserva Naturale di Chianocco, nel Parco Orsiera.
- L’Orrido di Foresto, ovvero un’incisione profonda circa 50 metri scavata dal torrente Prebec.
- Il sentiero del monte Rocciamelone che, per chi volesse addentrarsi tra le montagne, viene consigliato dagli hikers della zona.
I costi del nostro viaggio in Francia
Prima di concludere, vi diamo qualche numero sul costo del nostro viaggio andata e ritorno, da Cuneo a Vigneulles-lès-Hattonchâtel e ritorno premettendo che, abbiamo utilizzato l’autostrada, le aree a pagamento e due campeggi.
- Gasolio: 300 €
- Autostrada: 140 €
- Aree e campeggi:140 €
- Frejus: 71,60 €
- Lavatrici: 30 €
Speriamo che queste informazioni possano tornarvi utili ed ispirarvi a visitare alcuni di questi luoghi. Su ogni area vi abbiamo lasciato il collegamento a Park4Night, tranne Jausiers che ora è inattiva.
Il nostro secondo viaggio è stato di 753 km all’andata, suddiviso in 7 tappe e, 1012 km al ritorno con altre 5 tappe. Abbiamo attraversato 1 confine di stato, giungendo nel Grand-Est e il nostro primo tunnel tornando in Italia.
Cosa ci è piaciuto
- Abbiamo amato i paesaggi della Francia, soprattutto La Lorena e L’Alsazia, nelle quali ci siamo ripromessi di tornare.
- La quiche lorraine, le rissoles ed in generale il cibo.
- I costi, nei discount come il NETTO, sono molto simili all’Italia e, fuori da tutti i supermercati si possono trovare comodamente lavatrici ed asciugatrici. Una vera chicca per chi vive e viaggia in camper.
Cosa invece no
- Il caldo. Viaggiare in estate attraverso la Francia per noi (e per i nostri gatti) è stata una tortura. Con temperature intorno ai 35-40 gradi, siamo spesso stati obbligati a stare fuori dal camper dal sorgere del sole al tramonto. Quando torneremo in Francia, lo faremo organizzati diversamente o in altre stagioni.
- Alcune strade e l’autostrada. Alcune strade le abbiamo trovate molto scomode e con una pendenza notevole, mentre l’autostrada, anche se larga e bella, è molto costosa.
- I pain au chocolat e le brioches in generale. Avendone sentito parlare benissimo da più persone, io Kyle sono stato subito entusiasta di assaggiarle ma ne sono rimasto deluso. Mi aspettavo molto burro e friabilità, invece ho mangiato brioches decisamente più buone in Italia. Forse, ho solo mangiato nei posti sbagliati chissà. Me lo ricorderò per il prossimo viaggio.
- Pochissima acqua nelle aree camper. Più volte nelle aree dove abbiamo soggiornato non c’era l’acqua, perciò ci siamo arrangiati con quella comprata.