La Valle Maira

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Oggi non vi presentiamo un luogo ma un’intera valle: la selvaggia Valle Maira.

La Valle Maira è ricca di scorci naturali, che sembrano usciti da un film, e di antiche borgate tutte da scoprire. Ogni luogo in questa valle, vi racconterà una storia, se lo saprete osservare con i giusti occhi.

Noi abbiamo avuto la fortuna di trovare lavoro in bassa valle e di poter vivere qui per un breve periodo. Risultato?

È entrata nei nostri cuori, diventando uno dei nostri luoghi preferiti.

Oggi vi raccontiamo un po’ su questa valle. Dalle sue tradizioni e curiosità, cose da vedere e vivere quando la si visita, dove mangiare, dove sostare con i camper e non e quali lavori è possibile trovare se, come noi, volete fermarvi qui per più tempo.

Bassa Valle, ricca di prati e frutteti.

Alta Valle, dal bivacco Danilo Sartore.

La valle

La Valle Maira, con la sua anima antica, silenziosa ed accogliente (se pur un po’ burbera)  è uno dei territori più incontaminati di tutto l’arco alpino.

Sita nelle Alpi Cozie, si trova in Piemonte, vicino a Cuneo e prende il nome dal fiume Maira.

Ad ogni passo fatto tra i suoi sentieri respirerete l’arte, la storia e l’archeologia mentre camminando nei paesi, sentirete una tradizionale atmosfera occitana che vi avvolgerà durante le feste popolari e vi stuzzicherà con specialità gastronomiche tipiche della montagna.

Anche se ovunque si nota la presenza dell’uomo, questa valle, viene spesso descritta come “selvaggia ed incontaminata”. Questo perchè la maggior parte delle persone che la abitano, hanno imparato a convivere saggiamente con questi luoghi e ben si sono integrate con il territorio, senza intaccare troppo il paesaggio circostante.

Percorsi Occitani.

L’impetuoso fiume Maira.

I Percorsi Occitani

Per viverla a pieno, bisogna attraversarla a piedi o almeno così mi è stato detto. Da amante del trekking e del viaggio a piedi, mi sono segnato questo cammino in modo da farlo in un futuro prossimo.

Ricca di sentieri, tra cui un itinerario di 177 km che tra storia, cultura, natura ed enogastronomia da trent’anni collega, attraverso quindici tappe, Villar San Costanzo ad Acceglio attraversando tutta la valle.

Un trekking per scoprire l’intera valle su antichi sentieri e mulattiere perfettamente conservate, scoprendo luoghi di grande interesse naturalistico e storico ma anche assaporando cibi e vini deliziosi in locande dall’atmosfera montana.

Fortunatamente, questa valle promuove il turismo slow, conservando il suo aspetto originario e preservando la natura. Gli alberghi sono pochissimi, non esistono impianti sciistici, non ha stazioni, nè autostrade, solo pochi autobus.

Persino i sentieri segnati come turistici, si rivelano spesso insidiosi per via della pendenza della valle. Eppure, la valle Maira, soprattutto durante l’estate è ricca di turismo proprio perchè le persone che vengono qui non cercano caos o comodità ma pace e riconnessione con la natura.

Una grande varietà di flora e fauna

La Valle è rifugio di una grande varietà di flora e fauna. Lungo gli infiniti sentieri non è raro incontrare sul proprio cammino volpi, cervi, cinghiali o caprioli. Vedere volare alti nel cielo rapaci come la poiana o sentir fischiare le marmotte. Si possono incontrare i lupi e sentirli ululare durante la notte nelle vicinanze dei paesi.

Numerosi sono anche gli allevamenti di pecore, capre, mucche e cavalli, soprattutto Mérens

Questo splendido animale, è un cavallo di montagna dal pelo scuro, molto rustico e docile, originario dei Pirenei francesi. Ha fama di essere un gran pascolatore, fin da puledro acquisisce in alpeggio le riserve per l’inverno, la resistenza al freddo ed un passo sicuro anche sulla neve. Docilità, resistenza e gran sicurezza di andatura, fanno dei Mérens un cavallo molto ambito.

Cavalli Mèrens al pascolo.

Capre e pecore proprio dietro casa.

Non solo animali ma anche fiori ed erbe. Alcune, dalle proprietà terapeutiche come ad esempio l’arnica, l’artemisia e l’achillea e altre spontanee e commestibili come il timo serpillo, il tarassaco ed il cardo selvatico.

La bassa valle è ricca di frutteti e coltivazioni di grano e segale insieme a boschi di castagni, querce, robinie e faggi mentre l’alta valle è caratterizzata da boschi di conifere, fino alle zone pascolive ad altitudini elevate fatte di prati e pietraie e quasi prive di alberi. 

Qui, potrete trovare rarità botaniche come la stella alpina, il ginepro o la regina delle Alpi.

Timo serpillo a Tetti di Dronero.

Stella alpina al lago Niera, 2300 mt.

Abbiamo anche fatto una ricetta con il timo serpillo, se te la sei persa vai nella sezione “cibo” a scoprire come gustarti dei buonissimi tagliolini al burro di montagna e timo serpillo.

Curiosità, storia e tradizione

Una lunga valle, chiusa da montagne impervie, con strade malagevoli, di difficile accesso”

Così veniva descritta negli anni ’60 portando la valle ad essere ignorata sia dal turismo delle villeggiature estive, che da quello degli sport invernali. La popolazione emigrò, lasciando vuote le borgate.

Negli ultimi vent’anni però la Val Maira ha vissuto una sua personale riscossa.

La riscoperta e la valorizzazione del suo patrimonio artistico, naturalistico e la volontà di molti nel riaprire negozi e locali, ha riportato le persone a vivere in valle, facendo raggiungere la sua notorietà oltre i confini nazionali.

L’identità occitana e le leggende

In Valle Maira, ancora oggi, si parla la lingua occitana-provenzale e sono numerosissime le leggende e le tradizioni orali, raccontate proprio nel dialetto locale.

Narrano di Masche e di Sarvanòt e di come, queste storie, allietavano o spaventavano durante le lunghe sere invernali quando, gli abitanti delle borgate, si rifugiavano insieme nelle stalle per rigenerarsi dal freddo.

Bandiera Occitana.

Storie nelle stalle durante il periodo invernale.

Antichi mestieri

Agricoltura ed emigrazione sono state le risorse a cui la gente della montagna attingeva: la pratica dei mestieri stagionali era un’occupazione temporanea che permettevadi ritornare sempre alla propria terra. 

Un sistema di vita fatto di interazioni e legami con altri luoghi ed altre società, molto simile al nostro pensiero di vita e di viaggio, con cui ci ritroviamo.

I mestieri che si praticavano erano molti ed interessanti, dalla semplice manovalanza ad attività specialistiche come:

 

  • Pelassiers

L’originale mestiere del trattamento ed il commercio di capelli. Tra i lavori itineranti della Valle Maira, il più particolare era sicuramente quello dei caviè. Finita la stagione agricola, gli uomini scendevano dalla valle e giravano l’Italia (spingendosi anche fino al Sud) in cerca di capelli convincendo le donne a farsi tagliare i capelli in cambio di denaro. I capelli tagliati venivano poi raccolti e portati ad Elva, dove le donne li cucivano in parrucche che venivano commerciate in tutta Europa.

  • Anchoiers

Gli acciugai, i venditori di pesce conservato. Nascono qui tra 800 e 900 quando gli uomini partivano dalle borgate, compravano le acciughe salate in Liguria, le caricavano su dei carretti di legno e giravano per tutto il Nord Italia.

  • Cibriers

Il mestiere del bottaio: tini, mastelli, zangole, torchi e botti. Le piccole botti erano contenitori utilissimi, indispensabili ad esempio per i venditori di acciughe della Valle Maira che vi conservavano le acciughe sotto sale. I bottai, cibriers, si muovevano in autunno nei cascinali delle Langhe, nel Monferrato, nel Monregalese a costruire tini in legno di roverella e gelso in cui fermentavano vini come il Dolcetto, il Barbaresco, il Barbera. Il mestiere del bottaio era diffuso in molti luoghi ma in forma itinerante veniva praticato dagli abitanti di Albaretto, Celle e Marmora.

  • Bastai

 Il mestiere di bastaio e sellaio consisteva nel costruire basti e selle su misura per ogni animale ed era originario delle genti di Marmora che lo tramandavano di padre in figlio. La loro attività si svolgeva nei paesi della valle Maira e delle valli adiacenti, anche se alcuni andavano in Francia, nell’entroterra della Liguria e in Valle d’Aosta.

  • La stagione dei bachi da seta

L’Allevamento di bachi da seta, era praticato soprattutto in bassa valle per la presenza di molti alberi di gelso, le cui foglie erano loro esclusivo nutrimento. La presenza di alcune filande nel dronerese e a Caraglio, richiedeva materia prima per produrre organzini di seta di un certo pregio.

Storie di Acciugai alla borgata Ghio.

Botti create dai bottai, utilissime per conservare cibi e bevande.

Cosa visitare in Valle Maira

Per iniziare, il fondovalle offre interessanti spunti di visita. Dronero è il primo paese della Valle Maira.

Il ponte del diavolo ed il Mulino della Riviera

È la cittadina “porta di valle” con il Ponte Medievale Del Diavolo costruito 1428 sul Maira. Da assaggiare gli squisiti dolci tipici Droneresi ai vari liquori e visitare il Mulino della Riviera con macine in pietra, che produce ottime farine.

La leggenda del ponte narra del sindaco di Dronero che, stanco di vedere i ponti distrutti dalla furia del torrente Maira, fece un patto con il diavolo affinché il ponte potesse reggere. Il diavolo decise di aiutare il sindaco: in cambio si sarebbe accontentato dell’anima di chi per primo avrebbe attraversato il ponte. Il sindaco mandò per primo un cane, ingannando il diavolo in persona.

Riserva naturale dei “Ciciu del Villar”

Nella Riserva Naturale dei Ciciu  “grandi funghi di pietra” s’innalzano dal terreno lungo 3 sentieri di diversa lunghezza che regalano pace, silenzio e splendide viste sulla pianura e sui monti del cuneese. Si può parcheggiare proprio fuori dal parco e, su richiesta, si può anche sostare con camper o van.

Ponte del diavolo a Dronero.

Ciciu del villar, riserva naturale.

Area archeologica del RocceRè

A Roccabruna, sul monte Roccerè, sorge un dei più imortanti siti di arte rupestre dell’età del Bronzo in Piemonte. Un luogo misterioso e spirituale dove si possono ammirare rocce incise, tornando nel passato di più di 4.000 anni fa.

Cartignano ed il sentiero dei caprioli

Risalendo la valle ci si imbatte nella pittoresca Cartignano, da dove partono numerosi sentieri tra cui anche il Sentiero dei Caprioli.

Si tratta di un semplice percorso ad anello che deve il suo nome ai numerosi caprioli che si possono incontrare lungo la via.

Il percorso, attraversa le borgate di Cartignano con partenza nella piazza del Municipio. Qui, sorge il Castello dei Berardi, che risale al 1400 ed è l’unico edificio fortificato della Valle Maira. Il sentiero prosegue sul versante sud della montagna.

Area archeologica di RocceRè.

Sentiero dei Caprioli.

Macra e il sentiero dei Ciclamini

Macra è un piccolo borgo dove sorge il Sentiero dei Ciclamini. Un percorso di 7 km e meno di 300 mt di dislivello che, in due ore, attraversa alcune borgate storiche, regalando splendidi scenari sulla valle. Da percorrere in primavera se si vogliono vedere, appunto le fioriture dei ciclamini.

Celle di Macra ed il museo degli Acciugai

Celle di Macra è un borgo ancora più piccolo del precedente che però nasconde il museo degli Acciugai. Piccolo ma ricco potrete, attraverso una visita individuale o guidata, osservare questo antico mestiere immergendovi completamente in esso. È in genere aperto nelle domeniche estive ma conviene sempre consultare gli orari online o in valle.

Sentiero dei Ciclamini, nel periodo senza fioritura.

Museo degli Acciugai a Celle.

Il museo dei Pels

Il piccolo museo di Elva, custodisce la storia dei pellassiers (in lingua occitana), i raccoglitori di capelli

Punta Fremo Cuncunà

Una roccia sospesa nel nulla da cui potrete osservare i picchi circostanti. Per arrivarci, basterà lasciare l’auto nei pressi del Rifugio La Sousto dal Col ed incamminarsi in discesa seguendo le indicazioni. Sconsiglio la visita se si soffre di vertigini.

Museo del Pels ad Elva.

Punta fremo cuncunà e Max.

Marmora ed il museo all’aperto

Marmora è abbellita da un museo visitabile ad ogni ora completamente all’aperto. Una collezione di oggetti della tradizione, foto, e documenti sono infatti disposti con cura tra le strette vie della borgata ed è magico perdersi a curiosare tra gli oggetti di un tempo.

Il parco avventura di Camping Park

Lungo la strada principale che collega Dronero ad Acceglio, in una foresta di pini silvestri ed abeti bianchi, si trova il Parco Avventura Camping Park che ospita un complesso di percorsi acrobatici sospesi tra gli alberi.

Si tratta di attività ludico-sportive a varie altezze, da affrontare, equipaggiati con l’idonea attrezzatura, in un parco immerso nel verde e realizzato nel pieno rispetto della natura. Non solo potrete anche alloggiare in tende o camper direttamente presso il campeggio.

Sul sito potrete trovare tutti i dettagli di questo splendido posto.

Museo etnografico all’aperto di Marmora

Parco avventura Valle Maira.

Altopiano della Gardetta

L’Altopiano della Gardetta è un magnifico anfiteatro naturale a più di 2300 metri sul livello del mare. È incastonato tra splendide cime, come l’iconica Rocca d’la Meja. Nel cuore dell’altopiano, svetta il Rifugio della Gardetta.

Facilmente raggiungibile, è la meta perfetta per chi è in fuga dalla città, alla ricerca di una giornata in quota tra fiori e marmotte. Indubbiamente, una tappa da inserire in un itinerario in Valle Maira.

Considerato anche tra i luoghi più bui in Europa, ideale per osservare le stelle.

Rocca la Meja

Rocca la Meja (2831 m) è una maestosa montagna situata in Valle Maira nell’altipiano della Gardetta. Le sue rocce (calcari, dolomie) oltre a conferirle un aspetto rustico ed antico, la fanno assomigliare in tutto e per tutto ad una montagna delle tipica delle Dolomiti.

Altipiano della Gardetta e Rocca la Meja.

Rocca la Meja.

Borgata Ghio

Una borgata tipica, incastonata tra le montagne, dove abitavano alcuni degli acciugai. All’entrata, una fontana d’acqua fresca, perfetta per dissetarsi dopo il cammino ed il cartello tipico delle borgate della zona. Nella borgata non ci sono negozi e spesso i telefoni cellulari non prendono rendendola un luogo perfetto per riconnettersi con la natura.

A 1230 m s.l.m sorgono un gruppo di casa miste, alcune in cemento ed altre in pietra e legno, un piccola chiesa e tantissima natura.

Cascate di Stroppia

Con un salto di 500 metri, sono le cascate più alte d’Italia. Si vedono al loro massimo splendore in primavera ed inizio estate, quando si sciolgono le nevi o dopo piogge intense. Viceversa, in inverno o dopo la siccità scompaiono.

Per raggiungerle, puoi partire dal Rifugio Campo Base seguendo le indicazioni per le cascate.

Borgata Ghio.

Cascate di Stroppia nel loro splendore.

Dove sostare

In Valle Maira non scegli dove stare, ma da chi stare perchè quando sei ospite, vieni accolto in una grande famiglia.

Questi sono alcuni posti dove consigliamo di soggiornare:

  • Casa del Lavatoio di Simondi Viviana, Cartignano: Appartamenti ristrutturati immersi nel vivace borgo di Cartignano. Sorge di fronte al bar, tavola calda e alimentari, utilissimi per sopperire a qualunque bisogno. Viviana e la sua famiglia saranno sempre disponibili ad aiutarvi.

  • Locanda del Silenzio, Macra: Offre un ristorante, un giardino, un salone in comune e un bar. WiFi gratuito, cucina completamente attrezzata e bagno privato con doccia e asciugacapelli. Al mattino vi attende la colazione a buffet, continentale o italiana.

  • Rifugio Partigiano Detto Dalmastro, Santa Margherita Dronero: Questo rifugio offre accompagnamento per interessanti percorsi sui sentieri della zona ed accoglienza per la notte. Ancora poco conosciuto perché aperto solo da quest’anno, vogliamo dare tutto il nostro supporto al gentilissimo gestore.

  • Visaisa Taverna & Foresteria, Saretto: offre piatti tipici e alloggi rustici. 7 stanze, ciascuna con bagno privato. Hanno anche la formula appartamenti. Il tutto sorge in un contesto incantevole ed immerso nel silenzio, con una splendida vista sulle pinete dell’alta Valle.

  • Rifugio Campo Base, Acceglio: a pochi passi dalle Cascate di Stroppia, è il luogo ideale per escursioni e trekking o, semplicemente, per un soggiorno di relax nella natura dell’alta Valle Maira. Si tratta di un rifugio e di un sottostante campeggio. Il rifugio ha 32 posti letto in camerata con servizi in comune e possibilità di colazione mezza pensione o intera pensione. Il campeggio dispone di 21 piazzole e una area tende per circa 15 tende.

Casa del lavatoio di Viviana, nel comune di Cartignano.

Rifugio Campo Base, Acceglio.

Oltre ad appartamenti e rifugi, vi proponiamo anche campeggi ed aree sosta camper.

  • Camping Park Valle Maira, Prazzo: struttura a conduzione famigliare che sorge lungo il Torrente Maira nel cuore della Valle. Dispone di piazzole ampie e confortevoli, dotate di allaccio elettrico, per tende, caravan, camper e 4×4. Un piccolo e accogliente bar, propone prodotti locali e pane su ordinazione.

  • Area sosta camper Cartignano: corrente elettrica ( disponibili solo 4 allacci), scarico e carico, illuminazione notturna, un bagno e spazzature. 5 euro al giorno.

  • Area sosta camper Acceglio: Area camper con servizio di carico e scarico, tavoli per pic nic e bagno.

Le posizioni esatte delle aree e maggiori info le trovate sull’applicazione di Park4night , o cliccando direttamente sui link. Vi consiglio anche di scaricare l’app, utilissima per chi vive in camper o viaggia per scovare aree gratuite o a pagamento, campeggi, zone carico/scarico o parcheggi.

Campeggio Valle Maira.

Area Camper di Cartignano.

Dove mangiare in Valle Maira

In Piemonte con il cibo (e il vino) non si sbaglia mai. Se ti trovi in Valle Maira, questi sono alcuni dei posti nei quali ci siamo trovati meglio:

  • Bar Alimentari del Paschero di Simondi Viviana, Cartignano: simpatia, cordialità e tutti i comfort della semplicità. Prodotti genuini ad un ottimo prezzo ed un minimarket fornitissimo. Viviana è una persona meravigliosa che cerca in ogni modo di curare clienti ed amici.

  • I Ciclamini, Macra: situato poco prima del Sentiero dei Ciclamini, offre ottimi piatti ben presentati ad un prezzo veramente modico. Ambiente ristrutturato e pulito tipico montano e personale gentile e disponibile.

  • Rifugio Partigiano Detto Dalmastro, Santa Margherita di Dronero: sentirsi a casa, accolti da un gestore disponibile, cortese e attento è quanto ci vuole dopo i cammini tra i monti. Roberto offre cibo curato e casalingo, dalla pizza al pane fatti a mano nel forno a legna ai tagliolini di segale, accompagnati dai formaggi della zona.

  • Visaisa Taverna & Foresteria, Saretto: menù originale con piatti tipici della zona di ottima qualità. Pizza lievitata 72h, formaggi della valle, vino, amari e grappe. Location che sorge in mezzo al verde e al fresco dell’alta Valle gestita da persone amichevoli che ti metteno subito a tuo agio.
  • Rifugio Campo Base, Acceglio: Cucina curata e tipica. Piatti ottimi per vegetariani ed ottime birre artigianali. Si mangia molto bene ed il prezzo è più che adeguato alla qualità.

Bar paschero ponte da Viviana, dove l’ospitalità è di casa.

Rifugio Partigiano Detto Dalmastro.

Cucina e ricette tipiche

Quando la cucina piemontese incontra le tradizioni occitane, il risultato è pura gioia per il palato. Le ottime carni, il sapiente uso delle verdure, i formaggi artigianali, i miele preziosi ed i tesori del bosco, si uniscono per regalare emozioni agli amanti del cibo.

Da quando viviamo nella valle, non è raro che mi ritrovi in giro per lavoro o commissioni ed, improvvisamente, vengo chiamato a sedermi ad un tavolo per gustare un buon vino accompagnato da salumi e formaggi della zona. Oppure che venga invitato a pranzare a casa di vicini o conoscenti per condividere storie gustando piatti ottimi. Vi elenco qui sotto alcuni dei piatti tipici che ho assaggiato nella valle:

  • Ravioles: Le ravioles, gnocchi lunghi di patate e toma, erano il piatto forte del banchetto di fidanzamento, come buon auspicio per un felice matrimonio. Si preparavano anche per il battesimo dei bimbi. Servite con parmigiano e noce moscata sono una bomba. Le avevo già assaggiate nelle valli adiacenti ma sono sempre un piatto che amo mangiare.

  • Zuppa Antica: Una Zuppa antica con castagne, ortiche, funghi, aglio ed orzo. Un sapore deciso con ingredienti rustici che ho gustato quando ancora faceva freddo e che proverò a cucinare appena scendono le temperature.

  • Bagna Càuda :Un rito più che un piatto, da consumare con le verdure crude (verza, sedano, cardo, topinambur, peperone, finocchio…) da intingere nella salsa, caldissima, realizzata con acciughe salate.

  • Acciughe e pesce salato: con cui si possono fare le acciughe con il bagnet Verd, bagnetto verde.

  • Torta dei tetti: Torta con un impasto a base di pere che ha un’origine antica, probabilmente medioevale, la cui ricetta viene tramandata da secoli di generazione in generazione e che ho avuto il piacere di gustare ed imparare da una carissima amica del posto.

  • Antipasto Occitano: Questo piatto altro non è che una versione del body, tuma e aiolì (patate lesse, formaggio e salsa all’aglio), piatto largamente consumato dalle povere popolazioni delle valli occitane che viene spesso proposto alle feste dei paesi.

  • Torta di pane e frutta secca :Una torta antica della tradizione delle valli occitane. Non è una torta bella o decorata anzi… è rustica e “povera” perché preparata con quelli che erano gli avanzi delle feste. Un’antica ricetta della tradizione piemontese che sta rischiando di finire nel dimenticatoio ma che proveremo a diffondere cucinandola anche noi.

Faremo presto le ricette di queste pietanze perciò, se vi incuriosiscono, restate con noi.

Torta tipica dei Tetti di Dronero.

Ravioles de Toma.

Lavorare in valle Maira

I lavori che si possono trovare in Valle Maira sono diversi e per lo più stagionali.

Il periodo più tosto, a livello lavorativo, va da Giugno a Settembre ma si può trovare tranquillamente lavoro anche negli altri mesi. I mesi più tranquilli sono, in genere da Gennaio ad Aprile.

Nella ristorazione e nell’agricoltura c’è molta richiesta ma anche nelle malghe, come pastore o nei negozi di paese. Le ore di lavoro sono tante e senza sosta e, se sei una persona che ama fare festa o uscire nei week end, allora non ti consiglio di cercare questo tipo di lavori. 

Il week end è considerato super lavorativo sopratutto nei negozi, nei rifugi e nella ristorazione.

La valle è anche un bellissimo posto per artisti e artigiani perché ricca di mercatini, fiere ed eventi dove esporre le proprie creazioni.

Consigli per cercare lavoro in valle.

Avere voglia di imparare, di lavorare e di mettersi in gioco perché puoi imparare davvero di tutto. In pochi mesi, oltre a portare avanti il mio lavoro come artigiano e autore, ho imparato a prendermi cura dei giardini, a raccogliere diversi tipi di prodotti agricoli dalle piante officinali alla segale, a fare il pane, a lavorare in un rifugio e ho partecipato ai miei primi mercatini conoscendo persone meravigliose.

E Max? Beh, Max alla fine di questa esperienza potrebbe tranquillamente aprire una sua attività in alta montagna e gestirla da sé con tutto quello che sta imparando lavorando qui ma approfondiremo presto in un altro articolo dedicato a questa esperienza.

Raccolta della segale e legatura.

Scatto rubato di Max al lavoro.

Le persone della valle

Una delle cose che ci ha colpito di più di questo posto, sono state le persone. Da prima fredde e distaccate, ci guardavano con sospetto siccome viviamo in camper…poi, dopo che ci hanno conosciuto, ci hanno accolto nella comunità facendosi in 4 per noi. Soprattutto Viviana, la titolare del Bar Paschero Ponte dove lavora Max e la famiglia di Livia, dove lavoro come giardiniere.

Una gentilezza ed un unità che da tempo non provavo. Certo, gli elementi antipatici o insopportabili ci sono anche, ma nel complesso sono davvero felice di aver fatto la nostra prima tappa qui.

Lo stupore ogni volta che ci hanno invitati alle feste di paese, ogni volta che, finito di lavorare nei campi, venivo invitato a mangiare un piatto alla loro tavola, la collaborazione per risolvere il problema di dove sostare con Sirio, insomma tanti piccoli gesti che ci hanno fatto sentire accettati, anche se, ovviamente, non da tutti. E va bene così. 

Anche delle valli vicine ho trovato una comunità unita e cordiale che mi ha portato a pensare che, forse, è il clima che si respira nelle valli a piacermi.

Ultima cosa ma non meno importante, abbiamo conosciuto e stretto amicizia con dei carissimi amici che sono diventati parte della famiglia. L’equipaggio di Liberty.camperlife con i loro 3 mici sono stati con noi per un mese intero condividendo pranzi, risate e supporto ed è propro qui che ci siamo conosciuti tanti mesi fa. Grazie ragazzi, di cuore.

Pranzo condiviso in paese.

Evento di fine scuola per i bimbi della valle.

In conclusione…

Per concludere, questa valle ci sta offrendo davvero tanto e mi sembrava giusto parlarne anche a voi in modo più dettagliato.

I nostri piani, inizialmente erano ben diversi e, alla fine, ci siamo fermati non troppo lontano da dove siamo partiti. Se pur in piccolo però, questa esperienza ci sta dando moltissimo facendoci sentire in un’altra realtà.

Siccome ci servivano soldi per il viaggio futuro, abbiamo deciso di fermarci anche per la stagione estiva e, nonostante la sidrome di Wanderlust cresca sempre di più in noi, lavoreremo qui anche per quella invernale fino alla fine di Dicembre. Quindi, restate con noi per scoprire altre perle su questa splendida valle.

 

kyle

Scrittore ed artista. Amo incondizionatamente Max, i miei mici, le montagne e il buon cibo.

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